Un matrimonio armonioso quello tra i formaggi a denominazione
d’origine protetta (DOP) e le birre artigianali. Un’unione
fondata sulla comune passione per il prodotto ben fatto e
sull’approccio rispettoso nei confronti della tradizione, ma con la
comune voglia di allargare gli orizzonti gustativi, cercando nuovi
sentieri da battere per avvicinare un consumatore nuovo ed evoluto,
che trova nella combinazione tra tradizione e innovazione l’elemento di valorizzazione della
tavola.
Il recente boom della birra artigianale, che ormai in Italia conta
oltre 800 microbirrifici, ha portato alla valorizzazione delle
tipicità locali, in termini di ingredienti, profumi, sapori e aromi.
In questo percorso di esaltazione dell’eccellenza del territorio le
birre artigianali hanno trovato dei fantastici testimonial della varietà agroalimentare italiana: i formaggi DOP, i quali rispecchiano la straordinaria capacità italiana di lavorare il latte
locale per ottenere prodotti caseari unici e inimitabili.
Così, sempre più spesso, il classico tagliere di formaggi viene
accompagnato da un bicchiere di birra artigianale, che nelle sue
tante declinazioni si rivela la bevanda ideale per supportare e
valorizzare l’estrema varietà gustativa dei formaggi
DOP italiani.
Ma come orientarsi negli abbinamenti? Ecco i consigli di AFIDOP, Associazione che riunisce le più importanti produzioni casearie
tutelate italiane, creata da Assolatte, Confcooperative e dai
Consorzi di tutela.
- Asiago DOP: Bock (birra a bassa fermentazione, densa e maltata)
- Bitto DOP: Saison (birra chiara, con note speziate e fresche)
- Bra DOP: Stout (birra scura dalla schiuma cremosa e dalle spiccate note tostate)
- Caciocavallo Silano DOP: Helles (birra chiara a bassa fermentazione, dal gusto maltato)
- Casatella Trevigiana DOP: Brown Ale (birra ambrata, dolce e caramellata)
- Casciotta d’Urbino DOP: Export o Pale Lager (birra chiara a bassa fermentazione, moderatamente luppolata)
- Castelmagno DOP: Golden o Blonde Ale (birra chiara ad alta fermentazione dalle note equilibrate)
- Fontina DOP: Strong Ale (birra ambrata ad alta fermentazione dal deciso contenuto alcolico)
- Gorgonzola DOP: India Pale Ale (birra a forte luppolatura e buon tenore alcolico)
- Grana Padano DOP: Italian Grape Ale (birra con mosto d’uva o sapa)
- Montasio DOP: Pumpkin Ale (birra alla zucca, morbida e aromatica)
- Monte Veronese DOP: Kellerbier (birra a bassa fermentazione non filtrata, poco carbonata e con un buon tenore di luppolo)
- Mozzarella di Bufala Campana DOP: Blanche (birra di frumento, dall’aspetto opalescente, fresca e speziata)
- Parmigiano Reggiano DOP: Barley Wine (birra dal forte tenore alcolico e corposa, ideale per l'invecchiamento)
- Pecorino Romano DOP: Porter (birra ad alta fermentazione, dalla schiuma cremosa e dal colore scuro)
- Pecorino Sardo DOP: Märzen (birra chiara, di buon corpo e dal sapore ricco)
- Pecorino Toscano DOP: Belgian Pale Ale (birra dorata con sapore morbido di malto)
- Piave DOP: Weizen (birra di frumento dalla schiuma abbondante, dal profumo intenso, discretamente acidula e dal gusto fresco)
- Provolone Valpadana DOP: Rauchbier o Smoke Beer (birra scura a bassa fermentazione, prodotta con malto affumicato)
- Quartirolo Lombardo DOP: Birra alla frutta (birra ad alta fermentazione, non filtrata né pastroizzata)
- Raschera DOP: Pilsner (birra chiara a bassa fermentazione, dalla spiccata nota luppolata)
- Stelvio DOP: Birra di castagne (dall’aroma intenso di malto tostato e di caramello)
- Taleggio DOP: Tripel (birra Ale chiara, rifermentata in bottiglia, intensa e speziata)
- Toma Piemontese DOP: Doppelbock (birra scura e corposa, a bassa fermentazione e alto contenuto alcolico)
- Valtellina Casera DOP: Lambic (birra a fermentazione spontanea, rifermentata in bottiglia o in botte, dalla spiccata nota acida)
E voi, avete già fatto la vostra scelta?!?
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