mercoledì 18 gennaio 2017

#letturebirrarie: La birra non esiste, di Lorenzo "Kuaska" Dabove



Se vi aspettate un classico libro autobiografico sulla vita di Lorenzo "Kuaska" Dabove, primo e più importante narratore di birra italiano, rischiate di cadere in una errata e fuorviante definizione dell'opera. Sono certo presenti parti di stampo decisamente biografico, ma il libro va oltre questo approccio: non è il racconto della vita del protagonista, semmai quello della birra vista con gli occhi del protagonista.
L'opera coincide perfettamente con lo stile di Lorenzo: iniziare dalla didattica più elementare per poi alternarla a divagazioni di gusto personale, battute e aneddoti. E' una formula unica a livello internazionale, che ha reso Kuaska non solo uno dei più efficaci predicatori birrari al mondo, ma anche un personaggio amato e stimato fuori dai confini nazionali.





Dopo la prefazione scritta da Jean-Pierre Van Roy, factotum di Brasserie Cantillon, l’opera si apre con un paio di capitoli puramente biografici, nei quali l’autore racconta i suoi primi approcci alla birra e il suo percorso personale che l’ha portato a imboccare la strada della degustazione. Immancabilmente il racconto devia presto verso il Pajottenland e l’amato Lambic, rivelando un’impostazione a metà tra Belgio e Italia confermata nelle pagine seguenti.

Il nostro paese occupa il centro del discorso qualche capitolo dopo, quando Kuaska introduce l’evoluzione del movimento e i caratteri fondamentali dei suoi protagonisti, prima di concentrarsi sul ruolo fondamentale ricoperto dalla comunità degli homebrewers in questo processo di crescita.
La parte dedicata ai c.d. postulati di Kuaska ha una portata didattica straordinaria, d’altra parte lo stesso titolo del libro rimanda al suo assioma più famoso; altri capitoli sono dedicati ai grandi personaggi del movimento brassicolo internazionale, a partire dall'indimenticabile Michael Jackson (non il cantante...), al determinante ruolo dei publican e all'importanza dei viaggi birrari; altri ancora alle parole che esperti e semplici appassionati hanno riservato a Lorenzo negli anni, fino ad arrivare ad un bilancio finale dell'autore circa lo stato attuale di se stesso e della birra artigianale.
Molto particolari sono i tre intermezzi fra i capitoli, di stampo più prettamente educativo, che approfondiscono altrettanti argomenti: gli stili birrari, il Lambic e la degustazione.
Nella parte conclusiva l’opera riacquista una dimensione molto più intimistica, creando simmetria con quella iniziale dal carattere prevalentemente biografico: nell’appendice, infatti, sono riportate le poesie più celebri del “Poeta alieno di Atkhor III”, l'alter ego di Kuaska, e alcuni riferimenti ai suoi racconti.

E' un libro che rispecchia lo spirito del protagonista: è appassionato, originale, libero, leggero e impegnato allo stesso tempo. Leggere gli aneddoti e i racconti di Kuaska scritti di suo pugno vi permetterà di avvicinarvi alla birra dalla prospettiva di uno dei più grandi profeti, parafrasando il sottotitolo del libro, che l'universo brassicolo possa vantare, il quale, spinto solo dalla pura passione, ha contribuito in modo decisivo a costruire il movimento italiano della birra artigianale.
Siamo certi che la lettura di questo libro sarà per voi un rito d’iniziazione che ricorderete con molto piacere, se ancora non siete entrati nella cerchia dei discepoli di Lorenzo.

Buona lettura!



Nessun commento:

Posta un commento