martedì 24 gennaio 2017

Nasce la birra fatta su misura del vostro DNA

Realizzare la birra dei vostri sogni, perfettamente sintonizzata sulle preferenze personali di ciascuno derivanti direttamente dalla composizione del DNA: ora non è più un' utopia, grazie all'idea del londinese Ciaran Giblin, titolare della Meantime Brewery. Dopo aver inizialmente testato il rivoluzionario metodo su di sè fino ad ottenere la D-N-Ale, una double IPA creata in sintonia con i suoi gusti, ha deciso di proporlo come servizio per i suoi clienti, presentandolo con il nome di Meantime Bespoke.


(Ciaran Giblin, a destra, all'opera nel suo birrificio)






Afferma Giblin:“Essendo consapevole del potenziale della mappatura genetica, ho mandato un campione di saliva e i risultati mi hanno dato le informazioni di cui avevo bisogno per mettere a punto una ricetta basata sugli elementi che i miei sensi sono più sintonizzati per apprezzare. Sono entusiasta dei risultati e l’opportunità ci ha consentito di spingere più in là i confini dell’innovazione e della personalizzazione della birra”.

Per avere la propria birra su misura, i clienti sono chiamati a fornire un campione di saliva alla 23andMe di San Francisco, scelta come azienda partner del progetto per analizzare il gene TAS2R38, capace di influenzare la nostra percezione dei sapori. I dati raccolti vengono così utilizzati per individuare le possibili varianti genetiche che potrebbero influenzare particolari preferenze di gusto.
Sulla base di questi risultati viene poi messa a punto la ricetta della birra insieme al cliente stesso, che viene convocato in birrificio per un primo assaggio su cui poi valutare eventuali correzioni secondo le sue indicazioni.
Unico neo di questa operazione è il costo: bisogna infatti sborsare 25.000 sterline, pari a circa 26.000 euro, per ricevere un minimo di 12 ettolitri della vostra birra personalizzata, pari a circa 2.000 pinte. E' tuttavia possibile chiedere di infustarla e spedirla al vostro locale di fiducia, per condividerla con amici, conoscenti e sconosciuti: in questo caso, il cliente ha diritto anche a scegliere il nome della birra ed a disegnarne l’etichetta.

Un' iniziativa sicuramente non a buon mercato, che renderà felici i numerosi nerd della birra alla continua ricerca dell'ultimo ritrovato in materia.

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