Abashiri è una città affacciata sul mare situata nel nord-est di Hokkaidō, la più settentrionale delle quattro isole principali dell’arcipelago giapponese.
Qui la produzione ed il commercio di prodotti alimentari costituisce la prima fonte di reddito per i cittadini, tra cui spicca un produttore di birra molto rinomato che ha lo stesso nome della città: The Abashiri Brewery.
Trattandosi di un’azienda giapponese non poteva limitarsi a produrre delle normali birre, ma ha sentito il bisogno di offrire alcune stravaganze che vanno oltre alle classiche tradizioni birrarie: su tutte la Abashiri Blue Beer.
In produzione dal 2009, come suggerisce il nome si tratta di una birra dall’insolita colorazione blu, resa possibile dall'utilizzo di un colorante naturale, la spirulina, estratto da una speciale alga coltivata proprio nell'isola; niente aggiunte di coloranti artificiali insomma, ma solo sostanze naturali autoctone del Mar del Giappone.
Le alghe nel processo di birrificazione modificano l’aroma e soprattutto il colore della birra, assieme ad un altro particolare ingrediente utilizzato durante la produzione: acqua disciolta di iceberg proveniente dal vicino Mare di Okhotsk.
Sicuramente capace di attirare la curiosità dei sempre più numerosi nerd della birra, non ha raccolto al momento il successo sperato: chi ha avuto la (s)fortuna di assaggiarla, parla infatti di un prodotto mediocre, non classificabile e di poco sufficiente secondo i classici parametri occidentali della degustazione.
Potrebbe bastare questo a far passare la voglia di bere una birra blu, ma se si pensa al fatto che ci troveremmo di fronte ad un prodotto unico, nel bene o nel male, sarebbe da sciocchi privarsi a priori della possibilità, quantomeno, di togliersi la curiosità di una prova.
Se mai doveste avere questa occasione, quindi, non lasciatevela sfuggire: fate un bel respiro e buona bevuta!
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