Come ridurre l'inquinamento prodotto dai metalli pesanti?
Una soluzione parrebbe essere offerta dal lievito
Saccharomyces cerevisiae, organismo unicellulare appartenente alla famiglia dei funghi e padre delle birre ad alta
fermentazione, comunemente noto come lievito di birra, capace di ridurre la presenza di questi inquinanti, pericolosi per l'uomo.
La scoperta è figlia di uno studio recente, compiuto da un team internazionale di ricercatori rumeni e norvegesi guidato da Lavinia Liliana Ruta dell'Università di Bucarest e riportato dalla rivista Applied Microbiology and Biotechnology. secondo cui il lievito, geneticamente modificato, sarebbe in grado di estrarre chimicamente diversi tipi di elementi inquinanti.
La contaminazione con i metalli pesanti è spesso il risultato di vari tipi di processi industriali, pericolosi per gli esseri umani e per la fauna selvatica, che richiederebbero attenti processi di ripulitura dei siti che presentano livelli elevati di inquinamento. A volte, però, il rimedio sembra essere addirittura peggiore del male, considerato il fatto che alcuni metodi di estrazione chimica sono a loro volta dannosi per l'ambiente.
Gli scienziati studiano da tempo come eliminare l'inquinamento attraverso l'uso di risorse naturali, ma è difficile quando si tratta di metalli pesanti. È risaputo che alcune piante sono in grado di gestire i metalli pesanti senza effetti negativi, ma queste da sole non possono assorbire la mole di inquinamento prodotto, inoltre non possono essere sfruttate per ripulire le acque.
La scoperta è figlia di uno studio recente, compiuto da un team internazionale di ricercatori rumeni e norvegesi guidato da Lavinia Liliana Ruta dell'Università di Bucarest e riportato dalla rivista Applied Microbiology and Biotechnology. secondo cui il lievito, geneticamente modificato, sarebbe in grado di estrarre chimicamente diversi tipi di elementi inquinanti.
La contaminazione con i metalli pesanti è spesso il risultato di vari tipi di processi industriali, pericolosi per gli esseri umani e per la fauna selvatica, che richiederebbero attenti processi di ripulitura dei siti che presentano livelli elevati di inquinamento. A volte, però, il rimedio sembra essere addirittura peggiore del male, considerato il fatto che alcuni metodi di estrazione chimica sono a loro volta dannosi per l'ambiente.
Gli scienziati studiano da tempo come eliminare l'inquinamento attraverso l'uso di risorse naturali, ma è difficile quando si tratta di metalli pesanti. È risaputo che alcune piante sono in grado di gestire i metalli pesanti senza effetti negativi, ma queste da sole non possono assorbire la mole di inquinamento prodotto, inoltre non possono essere sfruttate per ripulire le acque.
La nuova tecnica scoperta, invece, intende stravolgere l'impostazione tradizionale, basandosi sull'utilizzo di organismi biologici per ripulire le aree contaminate. Gli scienziati hanno scelto di affidarsi alla biotecnologia
per creare in laboratorio microbi in grado di ridurre
l'inquinamento: nuovi organismi geneticamente modificati capaci di codificare una proteina
contenuta nel lievito di birra, i cui peptidi si legano a metalli come il
cadmio, il rame e il nichel riuscendo ad assorbirne gli ioni.
Risultato?
Il lievito così modificato è in grado di eliminare l'80% di ioni senza effetti nocivi per l'ambiente.
Ovviamente siamo solo all'inizio, l'utilizzo di lievito è tuttora limitato al solo laboratorio. I
ricercatori devono ancora trovare un modo per smaltirlo una volta
utilizzato e soprattutto devono proseguire le ricerche per provarne gli effetti in un ambiente reale, ma sono sicuramente sulla buona strada per giungere ad un utilizzo intelligente, l'ennesimo, delle risorse della birra, che dimostra ancora una volta di essere molto più di una semplice bevanda.
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